La scheda relativa al danno patrimoniale da morte permette di calcolare l’entità della perdita economica subita dal danneggiato per effetto del decesso del convivente/congiunto.
Normalmente tale perdita è costituita dal venire meno del supporto economico-assistenziale offerto al danneggiato dal defunto (si pensi alla solidarietà coniugale, al mantenimento di un figlio minore, all’obbligo assistenziale verso un genitore, ecc.), e viene quindi identificata in una quota del reddito del defunto stesso, da determinare con riferimento agli elementi probatori offerti sul punto o ricavabili attraverso presunzioni.
Trattandosi di una perdita anche futura, il meccanismo adottato per la liquidazione di tale danno è la capitalizzazione, per una durata determinata (come nel caso del mantenimento di un figlio minore, destinato per legge a cessare con il conseguimento dell’autonomia economica) o per tutta la vita del danneggiato (come nel caso della morte del coniuge).
La scheda è quindi suddivisa in tre sezioni: reddito annuo del defunto, quota del reddito annuo attribuibile al danneggiato, periodo della capitalizzazione. All’interno della scheda e di ciascuna sezione è possibile spostarsi da una casella all’altra con il mouse oppure con il tasto TAB.
Tutti i valori monetari sono espressi sia in Euro che in Lire.
Nella sezione relativa al Reddito occorre inserire i dati relativi al reddito annuo del defunto, selezionando le due opzioni possibili: quella del reddito netto effettivo, se esso è conosciuto ovvero ricavato da elementi presuntivi (casella “reddito effettivo”); l’altra, nel caso non si conosca il reddito o non sia possibile ricostruirlo mediante presunzioni (casella “triplo pensione sociale” o “triplo pensione sociale + maggiorazione sociale”).
Nella successiva sezione viene individuata la quota di reddito annuo del defunto in concreto attribuibile, in base alle prove o alle presunzioni, al danneggiato.
La terza sezione prevede il calcolo effettivo della perdita economica nella sua globalità, attraverso la capitalizzazione della quota annua del reddito riconosciuta di spettanza del danneggiato.
La capitalizzazione può essere effettuata per un periodo predeterminato, espresso in anni e mesi, e secondo il tasso indicato dall’utente (il programma inserisce di default il tasso di interesse legale in vigore al momento del sinistro); oppure per l’intera vita presunta del danneggiato, utilizzando la tabella attuariale di sopravvivenza ed il relativo coefficiente di sopravvivenza, calcolato automaticamente dal programma in base all’età del danneggiato stesso.
L’utente può comunque optare per un diverso criterio di liquidazione del danno patrimoniale attivando l’opzione in fondo alla scheda “Liquidazione a forfait” ed inserendo nell’apposita casella l’importo di sua scelta.
Nell’ultima riga della scheda, al centro, viene riportato in rosso il risultato finale di tutte le precedenti operazioni di calcolo (“Totale danno patrimoniale”) con l’indicazione della percentuale concretamente riconosciuta al danneggiato (in relazione all’eventuale concorso di colpa del defunto).